La lezione americana. Facebook e Twitter diventano “social media”
Barack Obama e la sua amministrazione continuano a essere all’avanguardia nel mondo. Il dipartimento di stato statunitense ha infatti cambiato in “social media” la definizione delle piattaforme internet come Facebook e Twitter, sinora denominate “social network”. Ciò significa che per la Casa bianca queste non sono più semplicemente delle reti sociali, bensì dei nuovi strumenti di comunicazione di massa orizzontali. I mezzi di comunicazione di massa del futuro e già opranti nel presente.
“Il mondo sta cambiando velocemente e noi vogliamo cogliere tutte le opportunità di questa rivoluzione”, è quanto spiega Alec Ross, responsabile per l’innovazione della segretaria di stato Hillary Clinton. L’occasione per illustrare il nuovo mutamento di punto di vista della Casa bianca è stata una serie di incontri sulle nuove tecnologie organizzati dal Foreign Press Center, che hanno portato a Washington giornalisti da tutto il mondo.
L’amministrazione Obama si è già spinta avanti nell’uso del web. Il discorso al Congresso sullo stato dell’Unione, per esempio, oltre che sul sito della Casa bianca è andato in diretta su Youtube, su iPhone e su CitizenTube. Su quest’ultimo canale sono anche state raccolte le domande a cui il presidente ha poi risposto la settimana successiva in una sessione in diretta.
Secondo la Casa bianca al giorno d’oggi milioni di persone in tutto il mondo sono collegate attraverso i socialnet per conversare, organizzare la propria vita sociale e scambiare opinioni. Per queste persone i socialnet sono diventi insieme la fonte principale da cui si attingono notizie. Di conseguenza è nata una nuova audience a cui occorre sapersi rivolgere. Occorre, insomma, portare l’informazione in questo “nuovo mondo sociale”, dicono alla Casa bianca.
Il metro e la metafora sono quelli universali: se Maometto (il pubblico dei naviganti) non va dalla montagna (il questo caso l’amministrazione Usa, ma in generale chi vuole comunicare qualcosa), è la montagna che va da Maometto. In altre parole, non si può più aprire un sito web e sedersi ad aspettare che i naviganti passino a visitarlo, occorre portare i contenuti dove il popolo dei web si aspetta di trovarli, cioè ai “social network” che sono perciò tramutati in “social media”.
Se finora, insomma, è bastato aprire uno spazio su Internet per essere presenti con qualche autorevolezza sul web, adesso occorre essere il web, farne parte direttamente. Dal social network, quindi, si passa al concetto di social media. Nel senso che tutto è sempre più network, e che tutto quel che è network è sempre più comunicazione, media. “Dobbiamo portare l’informazione, i nostri atti amministrativi dove le persone vivono e discutono – spiegano quindi i mediattivisti della Casa bianca – Perché questa è la strada per ampliare e arricchire la nostra presenza ed avere una relazione diretta con la gente”.
Una lezione, quella dell’amministrazione Obama, di cui far tesoro.
Questa è l'unica soluzione alla legge bavaglio "Berlusconi"
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