CHIUSO PER LUTTO
In due giorni si compie il più grande golpe della storia della repubblica italiana : viene di fatto svuotato l'art.18 , e passa il decreto “salva- liste” con il benestare del Presidente Napolitano
Francamente non credevo che la democrazia in Italia potesse raggiungere livelli così bassi , ma non c'è mai limite al peggio
Scusate se metto insieme due punti totalmente differenti , ma così vicini a livello temporale e così esemplificativi di come la democrazia in Italia stia andando alla deriva
Ma veniamo alla cronaca dei fatti :
Giovedì 3 Marzo passa al Senato il DDL Collegato al Lavoro
Mai nominato, l’articolo 18 si avvia sulla strada di una rapida archiviazione. Dopo due anni di spola parlamentare, il cosiddetto «collegato lavoro» (il disegno di legge 1167 B) è arrivato in lettura definitiva al senato, l’articolo incriminato (quello su conciliazione e arbitrato) è stato approvato in serata. Il governo riesce nell’impresa fallita otto anni fa e lo fa senza mai nominare l’oggetto in questione. L’articolo 18 viene di fatto svuotato, reso inesigibile, sostituito da un arbitrato cucito su misura sull’imprenditoria nostrana. Non decade ma servirsene sarà sempre più difficile.
Il ministro Sacconi è uomo ambizioso , dal palco del XV congresso Uil ha detto: «Abbiamo i titoli per andare oltre verso un nuovo statuto dei lavori». Nessuno in platea ha fiatato. E sulle polemiche levatesi, Sacconi è sbottato: «L’ennesima prova della malafede di chi vuole sempre accendere la tensione sociale. Non per nulla tutti, tranne la Cgil, hanno condiviso questa norma». Difficile per un organizzazione sindacale difendere una norma che consente di sostituire il reintegro del posto di lavoro (in caso di licenziamento senza giusta causa) con una più comoda ammenda, ma Cisl, Uil, e anche Ugl, ci riescono. La Cgil ha anche denunciato l’operato del governo, puntando il dito su tutte le altre «norme deregolatorie» che il «collegato» introduce: «Un insieme di norme peggiorative (tra cui quella dell’apprendistato a 15 anni) che si aggiungono a quelle sull’arbitrato, la certificazione e il ruolo del giudice del lavoro – le definisce il segretario confederale Fulvio Fammoni – nel tentativo di capovolgere i fondamenti del diritto del lavoro, aggirare norme come quelle dell’articolo 18 nate per tutelare i più deboli e consumare così una sproporzione evidente tra i diritti del lavoratore e quelli del datore di lavoro».
Un altra norma applicata dal DDL saranno i Contratti “Certificati” ove Il datore di lavoro ha la possibilità di assumere lavoratori con il ricatto di sottoscrivere un contratto individuale “certificato”, dove si certifica la “libera volontà” del lavoratore di accettare deroghe peggiorative a norme di legge e di contratto collettivo, e dove il lavoratore rinuncia preventivamente, in caso di controversia o licenziamento, ad andare davanti al magistrato. Il giudice non potrà contestare le deroghe peggiorative contenute negli accordi individuali; abolito l’obbligo del tentativo di conciliazione prima del ricorso al giudice
Venerdì 5 Marzo 2010 viene varato il Decreto “Salva – Liste “ con il benestare del Presidente Napolitano
La maggioranza tira un sospiro di sollievo, ma tutte le opposizioni, dall'Udc alla sinistra radicale, sono in rivolta e, come raramente accade, si ritrovano compatte sullo stesso fronte contro un governo che - e' l'accusa - ''uccide la democrazia'': e' l'effetto del decreto salva-liste, che ha visto la luce questa sera a palazzo Chigi dopo un lungo e travagliato parto.
Con questo decreto il Governo umilia la Costituzione , andando a modificare le regole del gioco in corsa per coprire la loro inefficienza e supponenza
E l'ennesima legge ad “interim” per coprire chi a poche ore dalle presentazione delle liste pensava a spartirsi le poltrone e non a espletare le semplici norme per potersi presentare davanti agli elettori
Caro presidente del Consiglio , non ci si può barricare sempre dietro il consenso della gente , il consenso si esercita all'interno delle regole e non modificando le regole in virtù del consenso !!
Ora mi chiedo , come in provincia di Caserta si possano presentare uniti partiti tanto distanti nelle dichiarazioi dei loro segretari nazionali , visto che il segretario Udc Pier Ferdinando Casini ha dichiarato ieri ''in questo Paese le regole valgono per i deboli, e per i forti non valgono mai e questo e' intollerabile''.
E come si presenteranno ai comizi davanti ai lavoratori di terra di lavoro , spiegando come questa ormai “legge” dello stato tuteli i loro diritti
e chiediamo di spiegarlo anche agli esponenti sindacali di Cisl e Uil di Zona ,come ci si può definire
a tutela dei lavoratori e dare il loro benestare a questo DDL
A tutto ciò dobbiamo dire basta , e il modo più chiaro per farlo è esercitando il 28 e 29 marzo l'unico strumento di democrazia che ci è ancora rimasto
Antonio Sconziano
Candidato alla Provincia di Caserta per la Federazione della Sinistra
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